Cronaca
Napoli. Infermiere muore di Covid dopo doppia dose di vaccino
Un infermiere dell’Ospedale Cotugno di Napoli è morto di Covid-19 dopo doppia dose di vaccino.
Mentre si sta ancora discutendo di imporre il Green pass a tutti e quindi si sta obbligando tutti a vaccinarsi per poter continuare ad andare avanti in liberà arriva una notizia sconvolgente: un infermiere, in vacanza in Sardegna è morto per il coronavirus Covid–19, probabilmente per le varianti, dopo aver fatto già da molto tempo, la doppia dose di vaccino.
Vaccinato al Cotugno sei mesi fa, con doppia dose di Pfizer, come tutto il personale sanitario dell’ospedale, in pensione da due, in vacanza in Sardegna da metà luglio con tutta la famiglia, Gabriele Napolitano, 63 anni, infermiere di sala operatoria dell’Azienda dei Colli, non ce l’ha fatta a superare l’infezione contratta nell’isola.
Un caso sfortunato, uno dei pochissimi in cui lo scudo vaccinale viene bucato dalle varianti del virus che circolano in questo momento in Italia soprattutto in Sicilia e Sardegna: la sua famiglia è stata tutta contagiata ma ha superato la malattia senza troppi problemi.
Il decesso è avvenuto nelle strutture sanitarie di Sassari dove era stato ricoverato a seguito del tampone positivo, della febbre, poi accompagnata dalla tosse, quindi seguita dall’insufficienza respiratoria.
Dopo una settimana di sub intensiva sotto il casco in cui sembrava andare meglio, sono state necessarie le cure in terapia intensiva dove era stato intubato. Impossibile, a quel punto, il programmato trasferimento al Cotugno.
«Non è l’unico caso di paziente vaccinato che si contagia ma i decessi sono effettivamente rarissimi, un caso singolare e sfortunato. Solitamente nei rari casi di infezione emergono sintomi che si fermano alle alte vie respiratorie» avverte Giuseppe Fiorentino, primario di Pneumologia del Monaldi originario di Positano in Costiera amalfitana.
«Gabriele appartiene alla variabile statistica che ci dice che la protezione del vaccino, dalle infezioni severe e a volte letali, non è del 100 per cento ma del 97-98 per cento, con un calo progressivo della protezione dal sesto mese» ha concluso Fiorentino.
«Siamo tutti molto dispiaciuti, conoscevo Gabriele. Da clinico ritengo che sia effettivamente necessaria la terza dose del vaccino per tenere alta l’immunità contro la proteina spike» ha aggiunto Fiorentino Fraganza, primario della rianimazione del Cotugno.
Durante la degenza in Sardegna i clinici del Cotugno hanno stabilito un costante contatto con i rianimatori dell’isola, in particolare con Antonio Corcione, direttore del dipartimento di anestesia e rianimazione dell’azienda dei Colli.
Avellino
Pensionata trovata morta nella cappella di famiglia del cimitero di Avellino
Sandra Capossela, una insegnante in pensione, di 72 anni, è stata trovata senza vita all’interno della cappella di famiglia nel cimitero di Avellino.
L’anziana era uscita, nella mattinata di ieri, 28 maggio, da casa senza più dare notizie di sé.
Sicché, i familiari hanno subito lanciato l’allarme ai carabinieri che, questa mattina, insieme agli agenti della Polizia municipale, hanno scoperto la tragedia.
Secondo le prime informazioni fornite dai militari del Nucleo operativo del Comando provinciale, la donna aveva una fascetta di plastica stretta intorno al collo. Con la consulenza del medico legale, nominato dalla Procura di Avellino, le indagini sono in corso per accertare le cause del decesso. Il corpo dell’anziana è stato trasferito in ospedale in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
Cronaca
3 militari della Guardia di Finanza sono morti durante un’esercitazione in montagna
Tre giovani militari del Soccorso Alpino della Guardia di finanza (Sagf) hanno perso la vita in un drammatico incidente avvenuto in territorio comunale di Val Masino, in provincia di Sondrio.
Secondo le prime notizie, i tre sarebbero caduti dal precipizio degli Asteroidi.
L’incidente è avvenuto mentre stavano effettuando un’esercitazione. L’allarme è scattato pochi minuti prima delle 13.
Le vittime sono tre militari di 32 anni, 25 e 22 anni, due della Stazione Sagf di Madesimo, uno di quella di Sondrio. Sul posto anche i carabinieri e il magistrato di turno della Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone.
(fonte: Ansa)
Cronaca
“Terra dei fuochi”, a Ponticelli bonifica in tempi record dopo sequestro
Bonificata, in tempi record, la discarica che il reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza ha scoperto in un’area verde nel Comune di Napoli.
A coordinare le operazioni, scattate nell’ambito della cosiddetta “Cabina di Regia” per la “terra dei fuochi”, sono stati il Sostituto Procuratore, Domenico Musto, in forza alla V Sezione Ambiente della Procura partenopea, coordinata dal Procuratore Aggiunto, Antonio Ricci.
E’ stata individuata un’area di circa 4.000 metri quadri, all’interno del parco pubblico “Fratelli De Filippo di Ponticelli”, unico polmone verde di una zona ad altissima densità abitativa, utilizzata per il deposito di rifiuti.
Tra i materiali sversati, e in seguito sequestrati, vi erano ingenti quantitativi di inerti provenienti da manutenzioni stradali ed edilizie che venivano poi riutilizzati nelle stesse; trovati anche sfalci di potatura, imballaggi misti di natura plastica e diversi cassoni contenenti rifiuti speciali, prodotti dalle attività manutentive del Comune di Napoli.
Il percolato inoltre confluiva direttamente sul terreno, senza regimentazione delle acque piovane.
L’attività coordinata dall’ufficio inquirente di Napoli, diretta dal procuratore Nicola Gratteri, è iniziata nell’ultima decade del mese di ottobre 2023 e ha consentito la totale rimozione e il ripristino dello stato dei luoghi terminato il lo scorso 27 maggio, con la riconsegna dell’area al Comune di Napoli.
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